Sistemi d'Arma Nike - 8. Generalità

Capo San Lorenzo, 23 marzo 1984 Il Sistema di Difesa Missilistico Nike Hercules fu progettato per attaccare e distruggere missili aria-superficie e formazioni di velivoli moderni operanti ad alta velocità ed  alta quota con capacità ECM (Contromisure Elettroniche). L'impiego ottimale del sistema d'arma era per la difesa di installazioni militari, centri industriali, grandi centri urbani, e come prima linea di difesa in aree come la DEW (Distant Early Warning) e le coste orientali ed occidentali degli Stati Uniti. Una batteria Nike Hercules poteva essere impiegata come unità autonoma oppure integrata con altri assetti della difesa aerea. Il sistema d'arma Nike Hercules  era in grado di eseguire due tipi missioni:  superficie-aria e superficie-superficie. Il sistema era in grado di rimanere operativo 23 ore al giorno senza riduzione dell'efficienza  e almeno 5000 ore senza grandi problemi. Le apparecchiature potevano operare efficacemente con temperature ambientali da -40 a oltre 50 gradi Celsius con umidità relativa fino al 100 per cento. Pioggia, polvere, neve, sabbia, aria salmastra, venti superficiali a velocità costanti fino a 100 km/h e raffiche di vento superficiali fino a 120 km/h. non interferivano con le normali operazioni. Poteva inoltre operare fino a 1800 metri di quota. Era inoltre in grado di operare in presenza di contromisure elettroniche. Il sistema d'arma era schierato in tre aree separate, l'area di controllo, l'area di lancio e l'assembly (fisicamente posto in area lancio). L'area controllo richiedeva una superficie minima di 15.000 mq (USA)  e doveva essere preferibilmente posta su una superficie elevata rispetto al suolo per ottenere il massimo della copertura. L'aerea di lancio era ubicata davanti all'area controllo con riferimento alla PTL (Primary Target Line) o direzione principale di ingaggio. La posizione relativa dell'area di lancio non era obbligatoria, ma preferibile, in quanto poteva essere posta anche lateralmente o posteriormente all'area di controllo. L’area di lancio, di norma, non può essere posizionata a distanza superiore ai 5 km dall’area controllo a causa dei limiti imposti dalla lunghezza dei cavi interarea. Tuttavia, con l’impiego di cavi supplementari o disponendo di un collegamento via radio, la distanza di separazione può essere portata fino a 6 km. Distanze superiore sono possibili solo con modificazioni ai circuiti di parallasse del computer. Tra le due aree deve intercorrere una distanza minima di 1000 m a causa delle limitazioni angolari del sistema di inseguimento in elevazione del radar MTR. L’area di lancio deve essere posta in modo che esista una linea di vista tra l’antenna del radar MTR, in area controllo,  e il simulatore di volo e di bersaglio in area di lancio. Una linea di vista deve anche sussistere tra l’MTR e ciascun missile eretto in area di lancio. L’area di lancio deve essere una superficie all’incirca pianeggiante e facilmente accessibile con strade dall’area controllo, dall’assembly e dalle aree di manutenzione. Per minimizzare il rischio dovuto alla ricaduta del booster dopo il lancio, la zona di fronte all’area di lancio deve essere sgombra    da popolazione. L’assembly e le aree di servizio servono per  il montaggio, le prove, il rifornimento e l’immagazzinamento dei missili, e pertanto devono essere localizzate  vicino all’area di lancio o all’interno dello stesso sedime. Le distanze minima di sicurezza tra l’area d lancio e l’assembly sono determinate dalle norme sulle gestione degli esplosivi e naturalmente variano in funzione della quantità e tipo degli esplosivi presenti.

 

 

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