72^ Squadriglia I.T. - Tactical Control Officer
Il Tactical Control Officer è il capo della squadra operativa del sistema d'arma Nike Hercules. Ha la responsabilità di mantenere efficiente il sistema e tenersi informato rispetto alla situazione tattica nel settore di propria competenza. Durante le operazioni stabilisce gli stati di prontezza (status) e li assume nei tempi dovuti. il TCO valuta il livello della minaccia presente ed assegna le priorità rispetto ai bersagli da ingaggiare. Quando opera sotto il controllo del BOC, interpreta la simbologia mostrata sul PPI e designa il bersaglio da ingaggiare. E' responsabile dell'impiego dell'apparato IFF e istruisce l'operatore ACQ per interrogare i bersagli non identificati. Il TCO ha la responsabilità di decidere se un bersaglio è ostile o amico. Designa inoltre il missile e il tipo di missione da impiegare durante l'ingaggio. Sicuramente il compito più importante è quello di lanciare il missile e di determinare se l'intercettazione si svolge in modo corretto. La carriera del TCO aveva inizio con la frequenza del corso “Controllore F4” presso la Scuola Sistemi Missilistici di Montichiari (BS, ex Scuola Missili NIKE); Dopo 7 settimane di corso teorico seguivano 3 mesi di tirocinio pratico presso la propria batteria e poi il fatidico esame di “Combat Ready”. Dopo almeno 2 anni, e comunque solo dopo il passaggio in Servizio Permanente, il TCO poteva frequentare il corso “Controllore Teleguidati " della durata di 5 settimane, sempre presso la S.S.M.. Un mese di tirocinio pratico e altro esame di “Combat Ready” per la nuova qualifica. Infine dopo almeno altri 2 anni il fatidico corso “Capo Controllore Sistemi Missilistici” della durata di 3 settimane, cui seguiva un mese di tirocinio prima di affrontare l'esame di“Combat Ready” per conseguire la prestigiosa qualifica di 3° livello. Nella vita del Gruppo l'evento operativo principale era sicuramente la Campagna A.S.P. (Annual Service Practice), ovvero i lanci reali presso il Poligono di Capo San Lorenzo in Sardegna. La preparazione durava almeno 6 mesi, con intensi addestramenti che dovevano servire a plasmare e a rendere coesa una squadra operativa che si sarebbe contesa, con le altre Squadriglia I.T., l’ambito trofeo A.S.P.; trofeo che, da quando istituito nel 1985 solo a livello nazionale, la 72^ Squadriglia I.T. ha conquistato nel 1985, 1999, 2001, 2003 e 2005. Il TCO dipende dal Comandante di Squadriglia ed aveva alle proprie dipendenze la squadra operativa dell'area Controllo e quella dell'area di Lancio. La giornata era scandita da numerose mansioni tra cui: ritirare le chiavi delle casseforti dell’Area Controllo e i codici operativi. Sentire il Comandante di Squadriglia e prendere le consegne del giorno. Coordinare l'esecuzione dei controlli per l'efficienza degli apparati ed assicurarsi dell'efficienza dei sistemi di comunicazione. Compilare il rapportino giornaliero e coordinare le attività quotidiane con il Capo degli Operatori e il Capo Manutenzione, ecc..
Prima di assumere la carica di TCO, un Ufficiale Missilista ricopriva altri ruoli che servivano alla sua formazione. Il primo passo era l'LCO (Launcher Control Officer), ovvero quello di vivere per un po’ di tempo l’atmosfera dell’Area Lancio, per conoscerne l’ambiente, le caratteristiche, i requisiti, le necessità e le problematiche delle Sezioni di lancio e del Launching Control Trailer (L.C.T.). Il giovane Ufficiale era pertanto chiamato a movimentare anche lui i missili dall'hangar al lanciatore, ad ingrassare le rampe, a tagliare l’erba, ecc.. Logicamente c’era chi partecipava a tutte queste operazioni con piacere e chi invece, continuando a vestire impeccabilmente l’uniforme azzurra, si limitava ad osservare le squadre operative al lavoro. Si imparava che ogni sezione di lancio era differente dalle altre, a seconda di chi la comandava e di chi ci lavorava; gli avieri di leva A.O.M. (Aiuto Operatori Missilisti) temevano l’assegnazione a una particolare sezione perché si lavorava più delle altre (si ricordano i nomi assegnati a certe “sezioni-carcere” tipo “Alpha-traz” o “Charlie-traz”…a ricordo del celebre carcere californiano di Alcatraz…). Seguiva poi l'incarico di IDO (Identification Officer): cui compito era, durante le operazioni, di identificare i velivoli, gestire i codici IFF, curare la messaggistica operativa e coadiuvare il T.C.O. durante la fase tattica. Bisognava poi partecipare attivamente a tutte le attività manutentive, soprattutto quelle di manutenzione preventiva; pertanto tenere ben pulita la consolle del BC Van, i “plottitng board”, ecc..
Contributo di Nicola Bolzan
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