67^ Squadriglia I.T.

 

Insegna del 67° Gruppo IT La 67^ Squadriglia IT fu costituita nell'ottobre 1958 al termine del ciclo istruzionale teorico svoltosi presso il Training Center di Fort Bliss, El Paso Texas. Il personale operativo di futura assegnazione alla Squadriglia fu inviato negli Stati Uniti presso la 1st Guided Missile Brigade di Fort Bliss in vari scaglioni, dalla primavera del 1958 gli ufficiali TCO/LCO e dal 23 al 27 giugno 1958 i sottufficiali e gli specialisti di truppa, per la frequenza dei corsi teorici e pratici sul nuovo sistema d'arma missilistico Nike. A Fort Bliss il contingente fu inquadrato nel secondo "Allied Package Battalion", uno dei tre organismi in cui era stato suddiviso il personale italiano per la frequenza dei corsi teorici. In questa prima fase il personale faceva capo al T.Col. pil. Bruno Pannoncini, futuro primo comandante del 7° Gruppo IT. Il supporto logistico amministrativo era fornito dalla G Battery del 2nd Guided Missile Battalion. Il personale ufficiale era alloggiato nel BOQ dell'Area 5000, mentre il rimanente personale era ospitato nel Building 2473 dell'Area 2400. La fase di istruzione teorica terminò nell'ottobre 1958 con la cerimonia di consegna dei diplomi il giorno 20 dello stesso mese. Questo fu un momento importante, non solo perché coronava i mesi di studio appena trascorsi, ma perché vedeva delinearsi e nascere la composizione della futura Squadriglia. In previsione dell'imminente inizio della fase pratica, il personale operativo designato fu integrato da quello tecnico e dei rifornimenti, che aveva seguito un iter differente, ed inquadrato nella Batteria D (D Battery), nucleo iniziale da cui nascerà, una volta rientrati in Italia, la 67^ Squadriglia IT. La Batteria fu posta sotto alle dipendenze del Cap. pil. Giuseppe Suraci, coadiuvato dal S.Ten. AArs Giuseppe Condo', TCO e responsabile dell'Area Controllo, dal S.Ten. AArs Alfredo Giordano, LCO e responsabile dell'Area Lancio, e dal S.Ten. GArat Ennio Piva, ufficiale responsabile dell'Assembly. Nello stesso periodo la Batteria ricevette il sistema d'arma ed iniziò l'addestramento pratico a Tobin Wells, su quei "carri" ed apparati che avrebbe ripreso definitivamente in carico al suo rientro in Italia. Al termine di una fase di amalgama e di serrata preparazione per superare la "firing phase",  raggiunse la qualificazione operativa con il lancio di due missili, un Ajax e un Hercules, a Mc Gregor Range (New Mexico). Suddiviso in alcuni scaglioni, il personale rientrò in Italia con aerei della compagnia di bandiera Alitalia decollando da New York. Ci piace qui segnalare che il volo del 13 febbraio ebbe un grave inconveniente tecnico risoltosi per il meglio. Durante la trasvolata dell'Atlantico il motore esterno sinistro del DC-6 andò in avaria e fu spento. Fu giocoforza proseguire il volo fino a Roma con il solo sostegno degli altri tre motori. Tra la fine del mese di gennaio e il febbraio del 1959 il personale della Batteria D (D Battery) lasciò il Texas per soggiornare qualche giorno a New York in attesa del rientro in patria presso i propri reparti di appartenenza. Qui giunti, i militari furono immediatamente trasferiti al Nucleo Aerobrigata "Missili" di Padova ed inviati in licenza. Il personale fu assunto in forza in data 1° marzo 1959 dalla neo-costituita 1^ Aerobrigata IT e dopo pochi giorni fu trasferito a Montichiari. Sebbene alcuni fonti riportino che in quella stessa data fu costituito in Montichiari il 2° Gruppo IT e che la Batteria D fu rinominata 4^ Squadriglia IT e posta alle sue dipendenze, numerazioni che sarebbero state mantenute fino allo scioglimento del 1° Stormo COT il 1° maggio dello stesso anno, dai Fogli matricolari di alcuni militari risulta che questi furono assegnati già a far data 17 marzo 1959 al 7° Gruppo IT in Montichiari, e che rimasero in tale posizione fino alla costituzione della 67^ Squadriglia IT.

 Il periodo trascorso a Montichiari non fu agevole. Le infrastrutture non erano capienti a sufficienza per accogliere tutto il personale del Gruppo e delle Squadriglie, che quindi fu sistemato in strutture campali. Gli apparati assegnati alla ex Batteria D sarebbero arrivati per ultimi e quindi non c'era possibilità di continuare l'addestramento, pertanto il personale dei gradi bassi veniva inpiegato in lavori di manovalanza. Così il personale usufruì, a rotazione, di lunghi periodi di licenza fin quando venne l'ordine di trasferirsi nella sede provvisoria di Bovolone, sul sedime del vecchio aeroporto militare, condividendolo con la 72^ Squadriglia del 17° Gruppo IT di Padova. Il trasferimento a Bovolone si rese necessario sia per alleggerire il supporto logistico di Montichiari sia per consentire, con l'arrivo del sistema d'arma, la ripresa dell'addestramento e l'assunzione dell'operatività in attesa che i lavori di costruzione della sede definitiva di Monte Calvarina, fossero terminati. Il movimento del personale avvenne nei primi giorni di settembre del 1959 in concomitanza con l'arrivo degli apparati ed equipaggiamenti provenienti direttamente da Livorno dove erano giunti via mare dagli Stati Uniti. Il 15 settembre fu così costituita la 67^ Squadriglia del 7° Gruppo IT. Il suo primo comandante fu il Cap. Pil. Suraci, già responsabile, della Batteria D fin dalla sua costituzione. Il nuovo numero distintivo fu tramutato da una delle Squadriglie del 1° Stormo COT, disciolto il 1° maggio precedente ad Istrana. La numerazione in precedenza aveva contraddistinto la 67^ Squadriglia "Bombardamento Terrestre" del 34° Gruppo della Regia Aeronautica. L'IFC venne sistemata in un'area adiacente all'ingresso dell'Area Logistica, in seguito occupata dagli alloggi per le famiglie. L'Area Lancio fu realizzata in un'ampia zona ricavata su sedime del dismesso aeroporto di Bovolone, contigua all'Area di Lancio della 72^, mentre il Comando venne sistemato in una vecchia casa colonica posta al suo interno nelle immediate vicinanze dell'ingresso. Da questa sede provvisoria, il personale operativo e tecnico completò la preparazione ed iniziò ben presto a contribuire al servizio d'allarme nell'ambito del sistema di Difesa Aerea. L'esistenza contestuale di due Squadriglie nella stessa sede, rette da due capitani dipendenti addirittura da due differenti Gruppi, dopo breve tempo rese necessaria la presenza di un ufficiale di grado superiore per la corretta gestione del supporto logistico amministrativo e gli aspetti disciplinari. A tale scopo fu designato il Magg. Pil. Virgilio Vanzan. Nel frattempo, la costruzione delle infrastrutture che avrebbero ospitato in modo definitivo la 67^ Squadriglia procedeva in cima al Monte Calvarina, un antico vulcano (684 m.s.l.m.) che conserva ancora una forma approssimativamente conica situato fra le provincie di Verona e Vicenza. Lassù si stava costruendo l’IFC per ospitare i carri operativi e le antenne radar, la palazzina Comando e servizi, il Corpo di Guardia, la palazzina mensa e alloggi, armeria e riservetta munizioni.

Più in basso, su un costone di roccia vulcanica in località chiamata Duello, stava sorgendo l’Area Lancio con le tre Sezioni, l’Assembly, la Warhead Building, il Corpo di Guardia nazionale e dell’USAAD, una palazzina “Ready Room” per il personale operativo. Una terza area, più piccola ma significativa, situata poco a monte del Lancio vicino alla contrada detta “Belgi”, avrebbe ospitato il Comando della Stazione Carabinieri per l’A.M. e il Comando del Custodial Team e del Detachment dell’USAAD dipendenti dal 559th Artillery Group di Vicenza. Le aree erano collegate con una strada militare, ma aperta al traffico civile, realizzata appositamente che si snodava lungo le pendici del monte per poco più di undici chilometri con inizio dal sottostante paese di Roncà (VR), futura sede della nuova Area Logistica e Comando. Il 1° settembre 1961 veniva trasferito in cima al Monte Calvarina un primo nucleo di personale per il montaggio del complesso dei carri operativi dell’Area Controllo (IFC) e, più in basso nell'Area di Lancio, dei missili e relativi equipaggiamenti. Il personale di quel primo nucleo, in questa prima fase iniziale, fu alloggiato presso l'attuale albergo-ristorante "Tregnago", che da allora in poi divenne un punto di riferimento per l'organizzazione degli eventi sociali, tradizione che si tramanda ancora oggi con i raduni che si svolgono al suo interno. In considerazione che le infrastrutture logistiche della nuova Base non erano sufficienti ad accogliere tutto il personale della 67^ Squadriglia – tenendo conto degli addetti all’area comando, ai servizi logistici e alla protezione locale – il rimanente personale, dopo essere rimasto ancora per breve tempo a Bovolone, fu alloggiato presso l’Aeroporto di Vicenza da dove ogni giorno partiva per recarsi lassù, in cima alla montagna, in un pendolarismo estenuante e logorante sia per il personale e sia per i mezzi. Il personale operativo, nel pieno clima di crisi della Guerra Fredda, si alternava in pesanti turni che talvolta si protraevano oltre il normale, quando la neve cadendo ostruiva la strada e bloccava il traffico degli automezzi. (Testo tratto dal sito web: Il Guardiano Silenzioso)

 

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