87^ Squadriglia "Serenissima" - 3. Piloti

Al centro: Alberto Masprone, alla sua destra Francesco Ferrarin La 97^ fu costituita il 2 febbraio 1918 con 18 piloti. Il nucleo iniziale del reparto, al comando del capitano Alberto Masprone, è composto dai tenenti Giordano Bruno Granzarolo, Aldo Finzi ed Antonio Locatelli, coi sottotenenti Francesco Ferrarin, Carlo Fornasari, Alberto Grazzini, Lionello Marani e Guglielmo Vianini. Ferrarin non và confuso col più celebre Arturo, di cui è il cugino. Fornasari a fine maggio venne rimandato ad un reparto da caccia perchè giudicato non idoneo alla ricognizione. Tragica ed oscura la parabola dell'alto, distinto, irruente, Finzi. Nel 1923 divenne Vicecommissario all'Aeronautica nel primo governo Mussolini e se ne dimise in seguito al coinvolgimento nell'affare Matteotti per ritirarsi a vita privata. Venne trucidato dai tedeschi il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine perchè di origine ebraica e partigiano. Il 9 maggio il tenente Michelangelo Riccardini si ferisce cappottando con il suo SVA 11806, costretto ad atterrare fuori campo, mentre illeso e il sottotenente Vincenzo Contratti, che però distrugge il suo biplano, l'esemplare 11723, atterrando a Piane Lunghe per un guasto al motore.  La prima missione ebbe luogo  il 30 marzo, quando Locatelli compie una ricognizione fotografica sulla Val Lagarina. Alla fine del mese si aggiungono i piloti tenenti Ludovico Censi, Piero Massoni, Domenico Pastorello, ed i sottotenenti Umberto Garelli, Giuseppe Sarti e Giacchino Sartor. Alla missione del 17 luglio su Pola partecipa anche il sergente Gino Allegri. Il sottufficiale, cui vero nome è Girolamo, estroverso ed eccentrico, meriterà da D'Annunzio per la precoce calvizie e la folta barba rossiccia il soprannome di "Frà Ginepro".  Al volo su Vienna partecipano i piloti Palli, Allegri, Censi, Contratti, Granzarolo, Ferrarin, Finzi, Locatelli, Masprone, Massoni e Sarti. Nell'inchiesta relativa alla fallita ricognizione del 16 agosto venne ascritto a demerito di Masprone, comandante di squadriglia, che l'amicizia da lui intrattenuta con i subordinati fosse trascesa nella mancanza di rispetto verso la figura del comandante, arrivando a discuterne gli ordini. Il fatto poi che l'ufficiale compisse pochissime azioni di guerra, aveva portato il personale a considerare comandante effettivo Finzi. Le proposte formulate dal colonnello Carta, della commissione di inchiesta, furono accolte in pieno. Masprone, cui però vennero riconosciute ottime doti di organizzatore e di tecnico, venne trasferito a disposizione del Comando Supremo. Finzi alla 1^ Sezione SVA della 1^ Armata e Locatelli, cui viene addebitata una parte non lieve nella faccenda, allo Stormo SVA della Squadriglia Siluranti Aeree di D'Annunzio. A comandare il reparto viene destinato il 7 settembre "l'aquila dagli occhi chiari", come l'immaginifico D'Annunzio ha soprannominato Palli, cui è anche affidato il compito non lieve di ricostruire il reparto provvedendo anche che i pilot con minor numero di voli di guerra raggiungano gli altri nella preparazione, pena l'esclusione dalla squadriglia. Palli, che perirà tragicamente il 20 marzo 1919 sulle Alpi tentando di collegare Roma con Parigi a bordo del fido SVA 11720, si rivela un capace comandante e nessuno sarà costretto ad abbandonare il reparto. All'azione del 31 agosto su Fortezza partecipa anche il tenente Ferruccio Marzari, da poco giunto al reparto. Il 5 ottobre, di ritorno da un'azione su Aviano assieme ad altri, gli SVA  di Vianini e Allegri entrano in collisione nel cielo di Montecchia, una frazione di Montegrotto Terme. Mentre Vianini riesce ad atterrare senza eccessivi problemi, Allegri perde la vita. La sua memoria venne onorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Dalla missione su Casarza del 22 ottobre non rientra il tenente Francesco Pierattini a bordo dello SVA 11726. Successivamente alla famiglia del disperso arrivò una lettera da un ospedale di Vienna in cui l'ufficiale raccontava di essere stato preso prigioniero leggermente ferito. Il 27 ottobre Pastorello fu costretto ad atterrare in emergenza in territorio nemico, dopo essere stato ferito dalla contraerea durante una crociera nella zona Meduna-Livenza. Più sfortunato Contratti, che in un'altra missione nella stessa zona, ed alla seconda missione giornaliera, venne abbattuto dall'Oberleutnant Ludwig Huatzmayer su POtobuffolè , rimanendo ucciso. Al cessare delle ostilità il reparto dispone, al comando di Palli, dei piloti Granzarolo, Grazzini, Massoni, Vianini, Costa S. Severino, e Criscuoli.

 
Grado Cognome Nome Città Origine Periodo alla 87^
         
Tenente Pastorello Domenico   10 luglio 1918 - 27 ottobre 1918
Tenente Contratti Vincenzo Torino - 27 ottobre 1918
Tenente Finzi Aldo Legnago (Vr)  
Tenente Granzarolo Giordano Bruno Villa Bartolomea (Vr) 12 febbraio 1918
Tenente Grazzini Alberto   12 febbraio 1918
Tenente Sartor Gioacchino    
Tenente Marani Lionello Verona  
Capitano Palli Natale    
Tenente Locatelli Antonio    
Tenente Censi Ludovico    
Tenente Costa S. Severino Francesco    
Sottotenente Ferrarin Francesco Thiene (Vi)  
Sottotenente Vianini Guglielmo    
Capitano Masprone Alberto Verona  
Tenente Massoni Piero    
Sottotenente Allegri Girolamo    
Tenente Garelli Umberto    
Tenente Fornasari Carlo    
Tenente Riccardini Michelangelo    
Tenente Criscuoli Gioacchino    
Tenente Sarti Giuseppe    
Tenente Borgarello Enrico Genova  

 

Tratto da "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra" di Roberto Gentilli e Paolo Varriale - Ed. Ufficio Storico Aeronautica Militare

 

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