72a Squadriglia Caccia - 2. Il 1918 e la fine della guerra

Hanriot Hd.1 con il Leone Alato dipinto sulla fusoliera Il 1 gennaio 1918 la 72a Squadriglia si trova sul campo di Castenedolo al comando del Cap. Omizzolo con i piloti Ten. Bedendo, Fasoli, Marchesini e Rigoni, c'erano poi i sergenti piloti Teresa, Simonetta, Pereno, Gerardini, Pomponi e Rossi, i soldati piloti Franzi e Baldi. Il 1 gennaio tre velivoli compiono una ricognizione sull'altopiano. Nel gennaio 1918 la squadriglia dispone di 11 Hanriot, cinque Nieuport con il motore da 80 hp e due Farman con il motore Colombo. I Farman sono adibiti alla caccia notturna  nel cielo di Brescia. Il 19 gennaio tre piloti (Bedendo, Gerardini e Marcellino) con i rispettivi  aerei sono distaccati a Sovizzo, nei pressi di Vicenza, alle dipendenze del III Gruppo ed aggregati alla 71a Squadriglia, fino al 19 febbraio. Durante il mese di gennaio le condizioni meteo furono sovente proibitive. Con ordine del 24 febbraio 1918 dell’Ufficio Servizi Aeronautici  vengono potenziate  le forze poste a difesa di Brescia e si dispone che la squadriglia raggiunga un organico di 18 piloti ed aerei. Arrivarono il ten. Zanchi, il Ten. Rolando, il S. Ten Sommariva, il serg. Monti, il caporale De Matteis e il soldato Gallo. Le condizioni meteo furono comunque avverse per tutto il mese, tuttavia Baldi e Simonetta effettuarono anche dei voli notturni su Brescia avvelendosi di due velivoli Farman in dotazione alla squadriglia. L'8 gennaio il ten. Rigoni lasciò la squadriglia meritandosi un encomio dal comando della 1^ armata.I primi combattimenti dell’unità hanno luogo il 18 marzo. Mentre Pomponi  ed il tenente Giuseppe Zanchi sostengono combattimenti senza esito sulla Val d'Adige, Franzi  abbattè sul Monte Baldo il Brandenburg 269.06 della Flik 10/F. mentre il sergente Celestino Giordanino in crociera fra Riva ed arco attaccò un apparecchio nemico inseguendolo fino a 700 metri su Arco e sparandogli contro 52 colpi desistendo dall'attacco solo per noie al motore. Il giorno successivo sostennero combattimenti Pomponi e Franzi. Franzi si ripete tre giorni dopo, il 21, abbattendo nella stessa località un Br.C.1. Il 28 marzo altro combattimento sostenuto dal ten Marchesini di scorta ad un SALM. Il 1° aprile la sezione Farman passò alla 37a Squadriglia del XX Gruppo. Nel mese di aprile furono compiuti diversi mitragliamenti a bassa quota di truppe e postazioni nemiche. Con una tale azione compiuta il 23 aprile su Campo Maggiore  il Cap. Omizzolo  ricevette un encomio dal comandante della 7^ Armata. Il 13 maggio Franzi ottiene la sua terza vittoria a Stenico, sulle Alpi Giudicarie, a spese di un caccia che insidiava un ricognitore italiano e tornato alla base ne riparte verso le 11.00 per prendere delle fotografie del nemico abbattuto. Invano se ne attende il ritorno a Castenedolo e nei giorni successivi vengono lanciati messaggi entro le linee austriache per conoscere la sorte del cacciatore italiano. Il pilota italiano riuscirà poi a rendere  nota la sua sorte in una lettera alla madre spiegando di essere stato colpito al motore e costretto a prendere terra illeso entro le linee austriache in Val Giudicaria nei pressi di Pinzolo. Il 13 maggio il Ten. Sommariva abbattè un velivolo austriaco.Il 15 maggio la 72a Squadriglia dispone al comando di Ormizzolo di 18 Hanriot, un Nieuport e lo SPAD 5384. La compongono i piloti Gerardini, Giordanino, Pomponi, Zanchi, Capitano Pietro Marchesini,  tenente Ottorino Frazzi, tenente Arrigo Archibugi, tenente Camillo Sommariva, tenente Giuseppe Rolando, sergente Teresio Marcellino, sergente Serafino Monti, sergente Giovambattista Vercelli, caporale Giovanni De Matteis e soldato Vincenzo Gallo. All’intensa attività di maggio segue un periodo di ancor maggiore impegno in giugno, mese in cui la squadriglia fa parte della massa di manovra comandata dal Tenente Colonnello Pier Ruggero Piccio ed opera dal campo di Busiago.

Il 17 giugno Sommariva parte di primissima mattina sotto un violento nubifragio per mitragliare le truppe austriache che marciano sulla strada S. Croce-Paludello, nel quadro dell’ultima grande offensiva austriaca. In territorio austriaco ingaggia un violento combattimento aereo in cui viene gravemente ferito al capo. Con le ultime forze riesce a sfuggire ai nemici ed a portare il suo Hd 11419 a prendere terra entro le linee italiane, ma, nonostante venga prontamente soccorso e portato all’ospedale da campo numero 77, lo sfortunato ufficiale muore il giorno successivo. Il 1° luglio la squadriglia rientra a Castenedolo. Al reparto sono presenti anche il tenente Aldo Passalacqua ed il sergente Riccardo De Paolini. Il 16 il tenente Amerigo Crocetti  per  difendere il ricognitore che gli era stato affidato impegna combattimento assieme a Pomponi con alcuni aerei austriaci. Nello scontro  viene ferito al piede destro da alcune pallottole incendiarie, malgrado ciò riesce a raggiungere il campo di Lodrone. Ad attaccare gli italiani era stata una pattuglia al comando dell’Oberleutnant Friedrich Navratil e composta dai parigrado Stefan Stec e Franz Peter, che al ritorno rivendica anche altri due Hanriot costretti all’atterraggio in Val dei Concei, un evento di cui non vi è traccia nelle perdite italiane, giacchè  Pomponi rientra regolarmente al campo alle 11.00. Il 17 luglio la squadriglia entra a far parte del neo costituito XXIV Gruppo e lo stesso giorno Omizzolo viene encomiato per aver riportato alla base il suo Hanriot seriamente danneggiato in combattimento. Il 4 agosto l’unità subisce una nuova perdita quando Archibugi per un errata manovra si schianta con il suo Hd 646 mentre faceva acrobazia sul campo di Ghedi. Il 14 agosto rimase ferito il capitano Bruno Lodolo, che urta con il suo Hd 19196 un cavo di teleferica mentre atterra in un campo di soccorso di Vezza d’Oglio, dove si reca per conferire con il Comando del Corpo d’Armata. Il 7 settembre Omizzolo passa alla 79a Squadriglia e cede il comando al capitano Renato Tasselli. Al reparto si è intanto aggiunto il tenente Serra. La notte del 15 viene pianificata un esercitazione per le fotoelettriche di Brescia ed a tal scopo parte il sottotenente Gino Baldi con il caporalmaggiore Lucinio Bonetti a bordo del Farman 2674. Un guasto al motore li costringe ad un atterraggio d’emergenza che si conclude urtando con l’ala sinistra la terrazza di Villa Codignoni. Fortunatamente il pilota esce illeso dai rottami ed il mitragliere se la cava con la frattura della gamba. Il 25 settembre, all’atto dello scioglimento del XXIV Gruppo, l’unità passa alle dipendenze del XX . il 16 ottobre la  72a Squadriglia entra  a far parte del XVII Gruppo e si trasferisce sul campo di Quinto di Treviso. Il 23 ottobre per un guasto al motore è costretto ad atterrare fuori campo il sergente Francesco  Pomponi, che rimane gravemente ferito. Va peggio al caporalmaggiore Alfredo Gardenghi, che lo stesso giorno perde la vita precipitando sul campo in un volo di prova motore. Questo triste giorno vede anche il passaggio della squadriglia alla Massa da Caccia per l’offensiva di Vittorio Veneto.

L’entusiasmo della vittoria costa molto caro al tenente Gino Suali, che partito il 4 novembre per un volo di osservazione, si abbassa a salutare una colonna di truppe italiane in marcia e si schianta alle 13.00 circa con il suo Hanriot 19348 contro il tetto di una casa nei pressi di Magrè. La sua è l’ultima perdita dell’aeronautica in guerra. Di ritorno dall’ultima missione rimane anche ferito in un incidente il caporale Angelo Zucchini. Alla fine delle ostilità al comando di Tasselli l’unità dispone sul campo di Quinto di 20 Hanriot. La compongono i piloti Baldi, De Matteis, Gerardini, Giordanini, Lodolo, Monti, Pomponi, Simonetta, capitano Domenico Perruca, tenente Lorenzo Bellei, tenente Olindo Bitetti, tenente Alberto Moresco, sergente Bruno Scaruggi, caporale Giuseppe Luzzini, caporale Raffaele Tarducci, soldato Giuseppe Benvenuti, soldato Mario Bodini e soldato Angelo Malzanini.Durante il suo servizio la squadriglia del leone alato aveva compiuto  1358 voli di guerra sostenendo 61 combattimenti. Nella Squadriglia prestarono servizio l'asso Sebastiano Bedendo (che abbattè 5 velivoli avversari durante la sua permanenza tra la 72a e la 71a Squadriglia) e Natale Palli M.O.V.M. alla memoria, amico Di Gabriele D'Annunzio e pilota dello SVA sul quale il poeta abruzzese effettuò il celebre Volo su Vienna. L’unità venne sciolta il 10 dicembre 1918.

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