Sistemi d'Arma - 1. Storia del Nike - Missione e Dispiegamento

Capo S. Lorenzo ASP 26 giugno 1968 Nike, la mitica dea della vittoria, fu la divinità greca che diede il nome ad un progetto che alla fine produsse il primo grande sistema missilistico superficie-aria di grande successo, dispiegato in tutto il mondo occidentale. I progetti del Nike cominciarono durante l'ultimo mese della seconda guerra mondiale, quando l'esercito degli Stati Uniti si rese conto che, nel futuro, la convenzionale artiglieria contraerea non sarebbe più stata in grado di fornire una adeguata difesa contro i veloci e manovrabili velivoli a getto, capaci oltretutto di volare ad alta quota, appena introdotti in servizio, in particolare dai tedeschi. Nel 1945, i laboratori Bell Telephone produssero il rapporto "AAGM (Anti Aircraft Guided Missile)" nel quale venne per la prima volta delineato il concetto operativo del sistema Nike. Il rapporto ipotizzava un missile supersonico a due stadi in grado di essere guidato verso l'obiettivo da un radar di terra assistito da un computer. Questo tipo di sistema è conosciuto come "Guida Command". Il principale vantaggio che un sistema di tal genere aveva nei confronti delle artiglierie contraeree convenzionali era che il missile poteva essere continuamente guidato fino all'intercettazione dell'obiettivo, anche in presenza di manovre evasive eseguite dal pilota, mentre i proiettili lanciati dai cannoni contraerei seguivano una traiettoria prestabilita, balistica, che non poteva essere alterata durante il volo.

Durante la prima decade della Guerra Fredda, l'Unione Sovietica iniziò a sviluppare una serie di bombardieri strategici in grado di raggiungere obiettivi situati all'interno del territorio metropolitano degli Stati Uniti. Questa potenziale minaccia divenne molto più realistica, quando nel 1949, i sovietici fecero esplodere la loro prima bomba atomica. La percezione che l'Unione Sovietica fosse in grado di apprestare una consistente flotta di bombardieri nucleari in grado di raggiungere gli Stati Uniti, spinse ad accelerare lo sviluppo e il dispiegamento del Sistema Nike per la difesa delle principali città americane e degli altri obiettivi vitali per la nazione. L'inizio delle ostilità in Corea, motivò ulteriormente il dispiegamento. La missione del sistema Nike, all'interno dei confini continentali degli Stati Uniti era di provvedere all'ultima linea di difesa antiaerea (extrema ratio) di obiettivi selezionati. Il sistema Nike sarebbe stato impiegato nel caso che gli intercettori lontani dell'Air Force non fossero riusciti a distruggere dei bombardieri in arrivo a distanze molto lontane dai loro obiettivi. I siti destinati ad ospitare il sistema Nike, all'interno degli Stati Uniti, furono costruiti come anelli difensivi intorno ai maggiori centri urbani e complessi industriali. Altri siti Nike furono posti a difesa di obiettivi militari sensibili come le basi dello Strategic Air Command ed altre come gli impianti nucleari di Hanford, Washington.

Per costruire un numero di siti adeguati alla difesa richiesta fu necessario ricorrere all'esproprio di terreni privati, non essendo sufficienti quelli governativi, e questo comportò tutta una serie di lunghe dispute e contenziosi. Il numero esatto di siti costruiti in una determinata aerea da difendere dipendeva da molti fattori. Ad esempio l'area difensiva della città di New York, una delle più grandi del paese, era difesa, ad un certo punto da quasi venti batterie Nike. A causa del limitato raggio di azione del missile originale, l'Ajax", diverse batterie erano state posizionate molto vicino al centro delle aree urbane. Spesso furono anche insediate all'interno di aree densamente abitate. I primi a diventare operativi furono i missili Ajax a Fort Meade, Maryland, nel dicembre del 1953. Successivamente, dalla metà degli anni '50 ai primi anni '60, furono costruiti dozzine di siti in tutto il paese. Durante questo periodo furono costruiti circa 250 siti. Il sistema Nike fu anche dispiegato con le forze americane in Europa e in Asia, con le forze alleate europee (Germania, Francia, Danimarca, Italia, Belgio, Norvegia, Olanda, Grecia e Turchia), e con gli alleati asiatici (Giappone, Corea del Sud e Taiwan).

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