Un piccolo aeroporto, costruito in fretta e furia stendendo delle tavole di legno sul prato in una spianata in Val di Sole a Croviana (Trento) dagli austriaci nel 1917: era questa la base dalla quale decollavano durante la Grande Guerra i velivoli che "spiavano" fotografandoli i soldati italiani e i loro movimenti sulla zona di confine in Lombardia. L'aeroporto dimenticato di Croviana, poco più che una striscia bianca tra il verde  ridosso delle poche case del paese, come appare in una fotografia aerea italiana dell'epoca, è stata al centro di una mostra sulla Grande Guerra organizzata dal Comune di Croviana e intitolata "Croviana in Volo". Nella mostra ospiatata nei locali del municipio c'è una ricca documentazione  sulla aviazione del primo conflitto mondiale. "L'aeroporto viveva ormai solo nella memoria e nel ricordo degli anziani del paese e anzi molti pensavano fosse una specie di leggenda" spiega Renzo Martinelli, che ha cooperato con il Circolo del 72 nell'organizzare l'evento ,"ma il ritrovamento negli archivi dell'Aeronutica Militare e di privati, di documenti di quel piccolo campo che vide partire decine di operazioni di spionaggio sulle fondamentali linee del fronte dell'Adamello, del Tonale e dell'Ortles-Cevedale".

Gli italiani si alzavano in volo da Brescia e fotogravano la linea austriaca che rispondeva coi voli da Croviana. L'aeroporto distava una quindicina di chilometri da quello che era allora il confine italo-austriaco, in una delle zone più celebri per le battaglie in alta quota della Guerra Bianca che contrappose tra il 1915 e il 1915 i due eserciti.  (dal comunicato di ansa-lombardia del 21 luglio 2014).

La mostra si compone di alcune sezione: una introduttiva dedicata alla guerra aerea in generale così come vista dai contemporanei in armi nella Grande Guerra, una seconda sezione dedicata al campo di aviazione di Croviana fotografato nel maggio del 1918 da Aldo Finzi. Una terza sezione dedicata all'aviazione italiana, una quarta dedicata all'aviazione austro-ungarica e una quinta che ricorda lo sfortunato volo di alcuni Caproni levatisi in volo il 24 maggio 1918 da Cà degli Oppi e da Verona per bombardare gli apprestamenti logistici dell'esercito imperiale presso la località di Fucine. Un ideale collegamento fra la Val di Sole e il Basso Veronese. Una parte fotografica composta da 120 immagini della guerra  è presentata in video unitamente a due brevi video che rapprentano il volo di due velivoli d'epoca ricostruiti. Le immagini, 60 di parte italiana e 60 di parte austriaca sono per la maggior parte tratte da archivi (Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare principalmente) documentano  principamente l'attività aerea in varie località del Trentino e dell'Alto Adige. L'esposizione è rimasta a disposizione del pubblico dal 19 al 30 luglio 2014.

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